Finalmente è uscito , il 16 settembre (giorno del mio compleanno) l'ultimo libro di Ken Follett che conclude The century trilogy. Vol. 3
E' disponibile sia in cartaceo che in ebook, io li ho ricevuti tutti e due come regalo di compleanno, grazie Orietta e grazie Francesco.
Non vedo l'ora di iniziarlo, devo finire il libro che sto leggendo, La grande Caterina.
Vi allego sotto la trama presa dal sito IBS
Trama
"I giorni dell'eternità" è la conclusione
della trilogia "The Century", dedicata al Novecento, nella quale Ken
Follett segue il destino di cinque famiglie legate tra loro: una
americana, una tedesca, una russa, una inglese e una gallese. Dai
palazzi del potere alle case della gente comune, le storie dei
protagonisti si snodano e si intrecciano nel periodo che va dai primi
anni Sessanta fino alla caduta del Muro di Berlino, passando attraverso
eventi sociali, politici ed economici tra i più drammatici e
significativi del cosiddetto "Secolo breve": le lotte per i diritti
civili in America, la crisi dei missili di Cuba, la Guerra fredda, ma
anche i Beatles e la nascita del rock'n'roll. Quando Rebecca Hoffmann,
insegnante della Germania Est, scopre di essere stata spiata per anni
dalla Stasi prende una decisione che avrà pesanti conseguenze sulla sua
famiglia. In America, George Jakes, figlio di una coppia mista, rinuncia
a una promettente carriera legale per entrare al dipartimento di
Giustizia di Robert Kennedy e partecipa alla dura battaglia contro la
segregazione razziale. Cameron Dewar, nipote di un senatore del
Congresso, non si lascia scappare l'occasione di fare spionaggio per una
causa in cui crede fermamente, ma solo per scoprire che il mondo è
molto più pericoloso di quanto pensi. Dimka Dvorkin, giovane assistente
di Nikita Chruscëv, diventa un personaggio di spicco proprio mentre
Stati Uniti e Unione Sovietica si ritrovano sull'orlo di una crisi che
sembra senza via d'uscita.
La “trilogia del secolo” si conclude con
quest’ultimo romanzo che cattura l'essenza delle vicende storiche
mondiali dal 1961 al 2008. I giorni dell'eternità è infatti
l'affascinante racconto di un periodo storico ricco di svolte e
cambiamenti la cui eco si fa ancora sentire ai giorni nostri.
L'epopea The Century che Follett ha intrapreso nel 2010 con La caduta dei giganti, romanzo in cui ha narrato gli eventi dalla Rivoluzione Russa sino alla prima guerra mondiale, è proseguita nel 2012 con L'inverno del mondo in cui si prendeva in considerazione l'arco temporale che va dalla fine della Grande Guerra all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2014 l'autore mette l'ultimo tassello alla saga, fotografando i successi e i fallimenti delle cinque famiglie che hanno popolato la trilogia. Quelli narrati ne I giorni dell'eternità sono gli anni della contestazione e dei grandi movimenti di massa, anni in cui la lotta per la supremazia tra blocco sovietico e blocco occidentale ha influenzato la vita di milioni di persone.
Dopo svariate centinaia di pagine di storia e considerata la complessità della trama ricca di vicende, il lettore potrebbe sentirsi disorientato, potrebbe rischiare di perdersi tra i continui riferimenti e non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Questo non è il caso dei lettori di Follett perché l’autore con il tocco di un vero maestro non tralascia alcun aspetto riuscendo a districarsi tra i vari personaggi e le loro vicissitudini.
Ciò che rende davvero avvincente l’opera è il fatto che la Storia attraversa e plasma tutti gli attori che si muovono in questo palcoscenico e che si rapportano ad essa con i sentimenti più disparati: dall’ottimismo al terrore, dalla frustrazione alla celebrazione. Le cinque famiglie, le cui storie sono ormai note, continuano a lottare sullo sfondo di tumultuosi eventi internazionali e ora le loro vicende trovano finalmente compimento.
Compaiono tanti personaggi, molti eventi storici, svariate storie personali che nelle mani di un altro autore avrebbero rischiato di perdere di spessore, ma con Follett ciò non accade perché lo scrittore riesce a donare ad ognuno di loro dignità e credibilità ed è il pieno coinvolgimento degli attori che salva il romanzo dall'essere soltanto un'opera storiografica. Se la Storia fa da sfondo sono invece i personaggi ad essere il fulcro di tutto.
Ma torniamo alla trama: la vicenda, fase finale di un percorso che si dipana lungo il secolo scorso, è ambientata nel periodo della Guerra fredda; le grandi guerre del ’900 sono finite e toccherà ancora una volta ai figli, questa volta di terza generazione, recuperare le ceneri del mondo ereditato dai loro genitori e tentare di crearne qualcosa.
Punto di partenza il primo anno di presidenza di Kennedy, il 1961. Uno dei protagonisti del libro lavora infatti alla Casa Bianca e fa da contrappunto a un altro personaggio chiave che invece si trova al Cremlino. Due poli estremi in cui si inseriscono Inghilterra e Germania. Si parla dei temi fondanti del Dopoguerra: il razzismo, i diritti degli afroamericani, la guerra in Vietnam, l’assassino di Kennedy, la costruzione del Muro di Berlino. E nell'anno della sua caduta Follett fa terminare il libro.
A riempire le pagine del libro sono i dibattiti e le amare rivalità; inganni e manipolazioni echeggiano lungo tutta la vicenda restituendoci l'immagine di un mondo che ora vedremo con occhi diversi.
Follett esegue un lavoro di intreccio eccezionale costruendo una narrazione dall'impianto multiculturale. Intreccio narrativo certo, ma anche, come sempre, grande aderenza alla Storia: questi i punti di maggiore forza dell'autore. Un racconto crudo e veritiero che ci costringe a guardare la parte più oscura del Novecento, un'emozionante conclusione che spinge a rileggere meglio un'epoca molto vicina a noi che pensavamo di conoscere, ma che in realtà lo scrittore propone sotto una veste inedita.
L'epopea The Century che Follett ha intrapreso nel 2010 con La caduta dei giganti, romanzo in cui ha narrato gli eventi dalla Rivoluzione Russa sino alla prima guerra mondiale, è proseguita nel 2012 con L'inverno del mondo in cui si prendeva in considerazione l'arco temporale che va dalla fine della Grande Guerra all'inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel 2014 l'autore mette l'ultimo tassello alla saga, fotografando i successi e i fallimenti delle cinque famiglie che hanno popolato la trilogia. Quelli narrati ne I giorni dell'eternità sono gli anni della contestazione e dei grandi movimenti di massa, anni in cui la lotta per la supremazia tra blocco sovietico e blocco occidentale ha influenzato la vita di milioni di persone.
Dopo svariate centinaia di pagine di storia e considerata la complessità della trama ricca di vicende, il lettore potrebbe sentirsi disorientato, potrebbe rischiare di perdersi tra i continui riferimenti e non riuscire a trovare il bandolo della matassa. Questo non è il caso dei lettori di Follett perché l’autore con il tocco di un vero maestro non tralascia alcun aspetto riuscendo a districarsi tra i vari personaggi e le loro vicissitudini.
Ciò che rende davvero avvincente l’opera è il fatto che la Storia attraversa e plasma tutti gli attori che si muovono in questo palcoscenico e che si rapportano ad essa con i sentimenti più disparati: dall’ottimismo al terrore, dalla frustrazione alla celebrazione. Le cinque famiglie, le cui storie sono ormai note, continuano a lottare sullo sfondo di tumultuosi eventi internazionali e ora le loro vicende trovano finalmente compimento.
Compaiono tanti personaggi, molti eventi storici, svariate storie personali che nelle mani di un altro autore avrebbero rischiato di perdere di spessore, ma con Follett ciò non accade perché lo scrittore riesce a donare ad ognuno di loro dignità e credibilità ed è il pieno coinvolgimento degli attori che salva il romanzo dall'essere soltanto un'opera storiografica. Se la Storia fa da sfondo sono invece i personaggi ad essere il fulcro di tutto.
Ma torniamo alla trama: la vicenda, fase finale di un percorso che si dipana lungo il secolo scorso, è ambientata nel periodo della Guerra fredda; le grandi guerre del ’900 sono finite e toccherà ancora una volta ai figli, questa volta di terza generazione, recuperare le ceneri del mondo ereditato dai loro genitori e tentare di crearne qualcosa.
Punto di partenza il primo anno di presidenza di Kennedy, il 1961. Uno dei protagonisti del libro lavora infatti alla Casa Bianca e fa da contrappunto a un altro personaggio chiave che invece si trova al Cremlino. Due poli estremi in cui si inseriscono Inghilterra e Germania. Si parla dei temi fondanti del Dopoguerra: il razzismo, i diritti degli afroamericani, la guerra in Vietnam, l’assassino di Kennedy, la costruzione del Muro di Berlino. E nell'anno della sua caduta Follett fa terminare il libro.
A riempire le pagine del libro sono i dibattiti e le amare rivalità; inganni e manipolazioni echeggiano lungo tutta la vicenda restituendoci l'immagine di un mondo che ora vedremo con occhi diversi.
Follett esegue un lavoro di intreccio eccezionale costruendo una narrazione dall'impianto multiculturale. Intreccio narrativo certo, ma anche, come sempre, grande aderenza alla Storia: questi i punti di maggiore forza dell'autore. Un racconto crudo e veritiero che ci costringe a guardare la parte più oscura del Novecento, un'emozionante conclusione che spinge a rileggere meglio un'epoca molto vicina a noi che pensavamo di conoscere, ma che in realtà lo scrittore propone sotto una veste inedita.
Non vedo l'ora di iniziare il libro e magari scambiare con voi le vostre impressioni.
Al prossimo libro
Antonella