E' uscito da poco l' ultimo libro di Isabel Allende, è una delle mie scrittrici preferite, ho letto quasi tutti i suoi libri.
Qui l' autrice si ripropone ai lettori nella veste insolita di scrittrice di thriller.
Portando in scena questo rinnovamento però, è riuscita ugualmente a non
perdere il suo talento narrante e il suo punto di vista delicato
rispetto ai personaggi femminili e alle dinamiche famigliari.
Che dire se non : bisogna leggere questo libro, io sicuramente lo faro'.
Trama e incipit preso dal sito ufficiale di Isabell Allende
Il gioco di Ripper - Per Amanda e i suoi
amici Ripper era solo un gioco. Ma quando San Francisco è scossa da una
serie di misteriosi omicidi, Amanda sembra l’unica in grado di risolvere
l’enigma.
Le donne della famiglia Jackson, Indiana e Amanda,
madre e figlia, sono molto legate pur essendo diverse come il giorno e
la notte. Indiana, guaritrice in una clinica olistica, è una donna
libera e fiera della propria vita. Sposata e poi separatasi molto
giovane dal padre di Amanda, è riluttante a lasciarsi coinvolgere
sentimentalmente, che sia con Alan, ricco erede di una delle famiglie
dell’alta borghesia di San Francisco, o con Ryan, enigmatico e
affascinante ex navy seal, ferito durante la sua ultima missione. Mentre
la madre vede soprattutto il lato buono delle persone, Amanda, come suo
padre, ispettore capo della Sezione Omicidi della polizia di San
Francisco, è affascinata dal lato oscuro della natura umana. Brillante e
introversa, appassionata lettrice, dotata di un eccezionale talento per
le indagini criminali, si diletta a giocare a Ripper, un gioco online
ispirato a Jack the Ripper, Jack lo Squartatore, in cui bisogna
risolvere casi misteriosi. Quando la città è scossa da una serie di
efferati omicidi, Amanda si butta a capofitto nelle indagini, scoprendo,
prima della polizia, che i delitti potrebbero avere un legame fra loro.
Ma il caso diventa fin troppo personale quando sparisce Indiana. La
scomparsa della madre è collegata al serial killer? Ora la giovane
detective si ritrova ad affrontare il mistero più complesso che le sia
mai capitato, e deve risolverlo prima che sia troppo tardi.
LEGGI L'INCIPIT DI "IL GIOCO DI RIPPER"
Il gioco di Ripper, incipit - “Mia madre è ancora
viva, ma sarà uccisa Venerdì Santo a mezzanotte” lo avvertì Amanda
Martín e l’ispettore capo la prese sul serio, visto che aveva dato prova
di saperne più di lui e di tutti gli agenti della Sezione Omicidi. La
donna era prigioniera da qualche parte nei diciottomila chilometri
quadrati della Baia di San Francisco, avevano poche ore per trovarla
ancora in vita e lui non sapeva da dove cominciare. Per non umiliare la
vittima con una denominazione più esplicita, il primo omicidio fu
catalogato dal gruppo di giocatori come “il crimine della mazza da
baseball fuori posto”. Era composto da cinque adolescenti e da un
signore di una certa età che si riunivano via computer per partecipare a
Ripper, un gioco di ruolo.
La mattina del 13 ottobre 2011, alle otto e un
quarto, gli alunni della quarta elementare della scuola pubblica Golden
Hills di San Francisco entrarono in palestra correndo al ritmo del
fischietto dell’allenatore che li spronava dalla porta. La palestra,
ampia, moderna e ben attrezzata, costruita grazie alla generosità di un
ex alunno che aveva accumulato una fortuna prima che scoppiasse la bolla
immobiliare, veniva utilizzata anche per le cerimonie di consegna dei
diplomi e gli spettacoli di musica e teatro. Per il riscaldamento, la
fila dei bambini doveva fare due giri completi del campo di
pallacanestro, ma si fermò al centro, davanti all’inatteso rinvenimento
di un corpo che giaceva piegato in due su una cavallina, con i pantaloni
arrotolati alle caviglie, il posteriore all’aria e l’impugnatura di una
mazza da baseball infilata nel retto. I bambini rimasero intorno al
corpo, strabiliati, finché uno di nove anni, più intrepido degli altri,
si chinò per passare l’indice su una macchia scura del pavimento e
stabilire che, se non era cioccolato, doveva trattarsi di sangue secco, e
nel frattempo un altro bambino raccoglieva la cartuccia di un
proiettile, se la metteva in tasca per barattarla durante la ricreazione
con un fumetto pornografico, e una bambina filmava il cadavere con il
suo cellulare. L’allenatore, che continuava a suonare il fischietto a
ogni espirazione, si avvicinò saltellando al gruppo compatto degli
alunni e alla vista di quello spettacolo, che non aveva affatto l’aria
di essere uno scherzo, fu colto da una crisi di nervi. Gli schiamazzi
attirarono altri maestri che, a grida e spintoni, fecero uscire dalla
palestra gli alunni, trascinarono fuori l’allenatore, estrassero la
mazza da baseball dal cadavere e lo stesero a terra, verificando a quel
punto che aveva un foro insanguinato in mezzo alla fronte. Lo coprirono
con un paio di felpe e poi chiusero la porta in attesa della polizia,
che arrivò in soli diciannove minuti; ormai la scena del delitto era
stata talmente contaminata che risultava impossibile stabilire con
precisione cosa diavolo fosse successo. Poco più tardi, durante la prima
conferenza stampa, l’ispettore capo Bob Martín spiegò che la vittima
era stata identificata. Si trattava di Ed Staton, quarantanove anni,
addetto alla sicurezza della scuola. “E la mazza da baseball?” domandò a
gran voce un giornalista dal fare inquisitorio e l’ispettore,
infastidito dal fatto che fosse trapelato quel particolare denigrante
nei confronti di Ed Staton e diffamante per il buon nome della scuola,
rispose che l’autopsia avrebbe chiarito tutto. “C’è qualche sospettato?
Il sorvegliante era gay?” Bob Martín non prestò attenzione al
bombardamento di domande e diede per conclusa la conferenza, assicurando
che la Sezione Omicidi avrebbe informato la stampa a mano a mano che
nel corso dell’indagine, immediatamente avviata e di sua competenza, si
fossero chiariti i fatti.
Nel pomeriggio del giorno precedente, un gruppo di
studenti dell’ultimo anno era stato in palestra a fare le prove di un
musical sull’oltretomba per la festa di Halloween, con zombi e
rock’n’roll. Il gruppo venne a conoscenza di quanto accaduto il giorno
successivo. All’ora in cui, secondo i calcoli dei poliziotti, era stato
commesso il crimine, passata la mezzanotte, all’interno della scuola non
c’era nessuno; solo tre membri del gruppo rock erano intenti a caricare
gli strumenti su un furgoncino nel parcheggio. Erano stati gli ultimi a
vedere Ed Staton in vita; testimoniarono che il guardiano li aveva
salutati con la mano e si era allontanato su una piccola automobile
verso le dodici e mezza. Si trovavano a una certa distanza da Staton e
il parcheggio non era illuminato, ma erano certi di aver riconosciuto la
divisa alla luce della luna, anche se non riuscirono a mettersi
d’accordo a proposito del colore e della marca del veicolo con cui se
n’era andato. Non riuscirono nemmeno a stabilire se ci fosse un’altra
persona all’interno, ma la polizia dedusse che la macchina non
apparteneva alla vittima, perché il suo fuoristrada grigio perla si
trovava a pochi metri dal furgoncino dei musicisti. Gli inquirenti
valutarono l’ipotesi che Staton se ne fosse andato con qualcuno che lo
stava aspettando e che successivamente fosse tornato a scuola per
riprendersi la macchina.
In un secondo incontro con la stampa, il capo della
Sezione Omicidi specificò che il turno del guardiano terminava alle sei
di mattina e che non era chiaro...
ISABEL ALLENDE
biografia presa dal web
Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile
fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è
stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo
primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 (Feltrinelli 1983), si è
subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa
contemporanea in lingua spagnola. Con Feltrinelli ha pubblicato anche:
D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1988), Eva Luna racconta (1990), Il
Piano infinito (1992), Paula (1995), Afrodita. Racconti, ricette e altri
afrodisiaci (1998), La figlia della fortuna (1999), Ritratto in seppia
(2001), La città delle Bestie (2002), Il mio paese inventato (2003), Il
Regno del Drago d’oro (2003), La Foresta dei pigmei (2004), Zorro.
L’inizio di una leggenda (2005), Inés dell’anima mia (2006), La somma
dei giorni (2008), L’isola sotto il mare (2009), Il quaderno di Maya
(2011), Le avventure di Aquila e Giaguaro (2012), Amore (2013), Il gioco
di Ripper (2013). Negli Audiolibri Emons Feltrinelli: La casa degli
spiriti (letto da Valentina Carnelutti, 2012) e L’isola sotto il mare
(letto da Valentina Carnelutti, 2010). Inoltre Feltrinelli ha pubblicato
Per Paula. Lettere dal mondo (1997), che raccoglie le lettere ricevute
da Isabel Allende dopo la pubblicazione di Paula, e La vita secondo
Isabel di Celia Correas Zapata (2001).
BUONA LETTURA AL PROSSIMO LIBRO
ANTONELLA
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